Se qualcuno in famiglia ha una perdita uditiva non è semplice da gestire né per chi ha questo problema, né per chi gli sta accanto.
L’ipoacusia colpisce non solo chi ne soffre, ma anche chi è a loro vicino.
Come gestire quei momenti di frustrazione in cui provi a parlare con loro, ma non sentono cosa stai dicendo?
Ti diamo qualche consiglio.
1. Resta accanto a loro
Ci vogliono in media sette anni dal momento in cui una persona che ha scoperto la propria perdita uditiva arriva ad avere i propri apparecchi acustici. È un percorso lungo e tortuoso, in cui la persona con deficit uditivo deve accettare il bisogno di apparecchi acustici. È un grande cambiamento e non è facile da ammettere con loro stessi e con le persone che li circondano.
Ci vuole molta pazienza e molto supporto.
Ci sono molti modi per far sentire la tua presenza ai tuoi familiari. Abbracciali e mostragli che ci tieni. Prova
nuove strategie per comunicare. Vai con loro in un centro audioprotesico e chiarisci ogni dubbio. Scopri assieme a loro i
dispositivi che potrebbero aiutarli e assistili nel programmarli.
2. Mettiti nei loro panni
Forse puoi immaginare com’è avere problemi di udito, ma esiste una strada molto semplice per testarlo sulla tua pelle. Prova un simulatore online di perdita d’udito come
il simulatore di Flintstone. Sebbene sia impossibile riprodurre una specifica ipoacusia, questi test ti permetteranno di sperimentare come viene percepita una voce nei vari gradi di perdita d’udito. Così potrai capire meglio cosa si prova.
3. Dimentica e perdona
Quando parli con qualcuno che ha una perdita uditiva è molto facile irritarsi e preferire urlare piuttosto che ripetere (ancora e ancora) quanto si è detto.
Ricordati che non è intenzionale. È solo che non riescono a sentire come una persona normale. Quindi prendi un bel respiro e porta pazienza. Dimentica e perdona. E ripeti ancora una volta le tue parole.
4. Riformula
Ogni perdita uditiva è unica. Quando un tuo familiare non sente cosa stai dicendo è possibile che sia perché quelle determinate frequenze non sono udibili per lui. Alzare la voce non serve ad aiutarlo e ti fanno sembrare più aggressivo. Prova a ripetere le tue parole e in modo più lento e chiaro (senza urlare!).
5. Prendersi la responsabilità
Quando comunichi un messaggio è possibile che chi lo riceve non lo senta perfettamente. Prenditi la responsabilità delle tue parole. Assicurati che vengano comprese come previsto, invece di arrabbiarti perché non riescono a sentire. Una buona strategia è quella di mettersi davanti l’interlocutore in modo che possa vedere il tuo viso mentre parli.
6. Insisti sugli apparecchi acustici
Il tuo familiare sa che ha bisogno degli apparecchi acustici, ma se non li indossa per parlare con te o con altre persone, che senso ha averli comprati? Insisti affinchè indossino I propri apparecchi acustici prima di parlare con qualcuno. Il più delle volte risparmierà frustrazione da entrambe le parti.
Ricordati che insistere non vuol dire arrabbiarsi e urlare finché non indossa gli apparecchi acustici. Lo conosci meglio di chiunque altro, quindi cerca il modo migliore per spiegargli che vuoi che metta gli apparecchi acustici per riuscire a parlare. Gentilezza e pazienza aiutano a fare molta strada.
Se il tuo familiare che soffre di ipoacusia ancora non ha gli apparecchi acustici puoi inziare a dargli una mano facendogli fare un
test online dell’udito.
Se ci sono indicazioni di perdita uditiva (come molto probabile!) potrai aiutarlo portandolo in un
centro audioprotesico. Un audioprotesista farà un'analisi approfondita della perdita dell'udito e aiuterà il tuo familiare a capire come superarla, molto probabilmente raccomandando un apparecchio acustico
7. Cerca l’aiuto di un professionista
Se è troppo difficile comunicare con il tuo familiare puoi ricorrere all’aiuto di un professionista del settore. Un audioprotesista può insegnarti le migliori strategie per comunicare. Inoltre è più facile accettare consigli su questo delicato tema da un audioprotesista piuttosto che da qualcuno a cui tieni e dal quale non vuoi farti vedere debole.
Vuoi avere altri consigli? Download il booklet “
Come comunicare con chi utilizza gli apparecchi acustici”